L’Europa vorrebbe arrivare entro il 2050 con il 75% dei terreni “in salute”. Purtroppo, si tratta di un obiettivo molto lontano, forse irraggiungibile. Perché oggi almeno il 63% del suolo europeo è affetto da processi di degrado e le previsioni indicano un peggioramento della situazione.
Questo è ciò che dice il Joint Research Center UE (il centro di ricerca della Commissione Europea) nella nuova edizione 2024 del rapporto “State of Soils in Europe”. La situazione del suolo del Vecchio Continente negli ultimi anni è nettamente peggiorata, viene definita addirittura allarmante, con possibili pesanti ripercussioni sulla sicurezza alimentare, sulla biodiversità, sulla produttività agricola e sulla capacità del Pianeta di resistere ad eventi estremi e cambiamenti climatici.
Ma cosa significa stato di degrado? Vuol dire prima di tutto erosione, in particolare quella idrica, che oggi riguarda circa un quarto del suolo europeo e, in particolare, i terreni agricoli che sono coinvolti dal fenomeno per circa un terzo. Le stime indicano che l’erosione potrebbe subire un aumento dal 13 al 25% da qui al 2050 a causa soprattutto delle precipitazioni. La minaccia dell’erosione è significativa, perché porta alla perdita di fertilità del suolo, causando anche sedimentazione, inondazioni e frane, influenzando la qualità dell’acqua e causando perdite economiche.
Un altro aspetto fondamentale è relativo ai cambiamenti nella composizione del suolo, e dunque all’equilibrio dei nutrienti, che riguarda oltre il 74% dei terreni agricoli europei. Mentre il carbonio organico indispensabile per la fertilità e la salute del suolo sta diminuendo nelle aree coltivate, sta invece aumentando il surplus di azoto causato da pratiche agricole intensive, con potenziali danni per gli ecosistemi, le colture e la salute umana.
Preoccupa, infine, il degrado delle torbiere, ossia le zone umide essenziali per trattenere i gas serra evitando la loro dispersione in atmosfera: quando si deteriorano, non sono più in grado di farlo. Oggi si stima che il 50% delle torbiere in Europa sia degradato, in molti casi in modo irreparabile.
Per tutti questi importanti motivi, il JRC ci esorta a moltiplicare gli sforzi a livello nazionale e locale per preservare e migliorare la salute del suolo. Un obiettivo che si può raggiungere anche mettendo in atto pratiche agricole sostenibili.