Spesso i termini fertilizzanti, concimi e ammendanti sono utilizzati come sinonimi. Si pensa che siano genericamente sostanze che servono a nutrire le piante per farle crescere meglio. In realtà esistono differenze importanti.

La normativa che regola il settore dei fertilizzanti è complessa e molto articolata: le novità più recenti sono state introdotte dal regolamento Ue 2019/1009 entrato in vigore a partire dal 16 luglio 2022. Ma la distinzione generale tra fertilizzanti, concimi e ammendanti è molto più datata.
Bisogna infatti andare indietro nel tempo fino al 1984, quando l’Italia, con la legge 748, recepì la normativa comunitaria allora in vigore con le “Nuove norme per la disciplina dei fertilizzanti”. Molte cose sono cambiate, ma non i concetti base che riguardano le definizioni. È qui, infatti, che viene definita la differenza tra fertilizzanti, concimi e ammendanti.

Secondo quella vecchia legge, con il termine fertilizzante si intende “qualsiasi sostanza che, per il suo contenuto in elementi nutritivi oppure per le sue peculiari caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche contribuisce al miglioramento della fertilità del terreno agrario oppure al nutrimento delle specie vegetali coltivate o, comunque, ad un loro migliore sviluppo e comprende prodotti, minerali, organici e organominerali, che si suddividono in concimi ed ammendanti e correttivi”. La parola “fertilizzante”, quindi ha un significato generico che comprende due categorie di sostanze che hanno uno scopo diverso, grazie a una differente composizione di elementi nutritivi.

Il concime, in particolare, secondo la legge 748/1984 è una “sostanza, naturale o sintetica, minerale od organica, idonea a fornire alle colture l’elemento o gli elementi chimici della fertilità a queste necessarie per lo svolgimento del loro ciclo vegetativo e produttivo. Per “ammendante e correttivo” si intende invece qualsiasi sostanza, naturale o sintetica, minerale od organica, capace di modificare e migliorare le proprietà e le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno.

In estrema sintesi, un concime nutre la pianta con determinati elementi e in un preciso momento, mentre un ammendante nutre alla base il terreno rendendolo sano e fertile, per renderlo capace di conservare gli elementi nutritivi più importanti per le colture.

Non tutti gli ammendanti e i concimi, però, sono uguali. Enerfarm, grazie alla valorizzazione del digestato ottenuto da biomasse vegetali provenienti da filiera agricola certificata ed effluenti zootecnici, produce diverse tipologie di ammendanti Re Organic e concime organico, tutti completamente naturali e capaci di rigenerare il terreno e nutrire le colture secondo i dettami dell’agricoltura sostenibile e biologica. Senza utilizzare sostanze sintetiche.

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